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martedì 5 febbraio 2013

Le Vigne di Raito a ROCK 3



LE VIGNE DI RAITO 

Domenica 10 Febbraio 2013 ore 12,00
al PAN
 Palazzo delle  Arti       Napoli

Via dei Mille, 60 

NAPOLI

 MOSTRA EVENTO SUL ROCK ED I SUOI LINGUAGGI



                                   
                                                        ROCK 3
              
                                       rende omaggio al
                             "Duca Bianco" David Bowie
                                 a cura di Marco Francini

giovedì 13 dicembre 2012

NATALE con RAGIS rosso

   Natale stà arrivando.

Metti Ragis  rosso sotto l'Albero e sulla tua tavola

AUGURI















GIOVANNI CAVALIERE
la scena è l’ignoto

a cura di Marco Alfano

Potrona Frau Salerno
inaugurazione domenica 14 dicembre 2012 - ore 19.30
14 dicembre 2012 › 6 gennaio 2013

Comunicato stampa
Venerdì 14 dicembre 2012, alle ore 19.30, presso POLTRONA FRAU, in Corso Garibaldi 28 a Salerno, sarà inaugurata la mostra di Giovanni Cavaliere "LA SCENA È L'IGNOTO”, a cura di Marco Alfano.
L’evento espositivo presenterà nella prestigiosa sede di POLTRONA FRAU un recente ed importante dipinto di Giovanni Cavaliere, realizzato nei mesi estivi di quest’anno, mai esposto sinora: si tratta di un’opera di grandi dimensioni (2x3 metri) che attesta una nuova fase della ricerca dell’artista salernitano, vincitore nel 2007 di uno dei premi più prestigiosi dedicati alla pittura in Italia, il Premio Lissone.

L’apparizione misteriosa di un cavallo bianco, al centro della grande tela, gli strani splendori delle ombre profonde, “conducono la mente ad interrogarsi – scrive il curatore Marco Alfano nel catalogo che accompagna la mostra –  sull’enigma che si offre nella capacità di “comporre”, vale a dire d’impaginare un dipinto, registrare la grande parte lasciata alla tenebra, governare un nero composto e riflesso d’ombre colorate, mentre la forma, quasi sfarinando in tòcchi palpitanti, assomma le prime ad altre tonalità, come nella preparazione di fondo, dov’è steso diluito il verde cobalto, nel bianco perlaceo e strepitoso del manto [...]”. Si tratta di un’opera pittorica, inconsueta per dimensioni e qualità nel panorama dell’arte contemporanea, un dipinto affascinante, “pervaso da una sacralità, dell’ora e del luogo, che intende celebrare un momento luminoso, aurorale, ma innanzitutto che desidera concentrarsi sulla trascrizione “ulteriore” del visibile, che dichiara il valore d’una pittura densa di capacità sentimentale [...]; forse l’ultima possibilità rimasta per intendere che non viviamo in un tempo del tutto avverso alla poesia”.

In occasione del vernissage, sarà offerta una degustazione curata per la serata da Le Vigne di Raito di Patrizia Malanga (www.levignediraito.com).

La mostra resterà aperta fino al 6 gennaio 2013

Giovanni Cavaliere è nato a Mercato S. Severino nel 1971. Dopo l’Istituto d’Arte a Salerno, si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli, dove studia con i maestri Carmine Di Ruggiero e Bruno Starita. Nel 1991 allestisce la prima mostra personale alla Ex-Officina di Mercato S. Severino. Nel 1995 mette in scena al Teatro A di Mercato S. Severino, una performance dal titolo Il Sogno dell’Uovo. Nel 1995 espone le sue acqueforti alla Saletta Rossa della Libreria Guida di Napoli, e due anni dopo partecipa al Premio Nazionale per l’Incisione “Fabio Bertoni” di Urbino. Nel 1999 prende parte alle mostre Quaranta artisti per il Kosovo, alla Galleria Verrengia di Salerno, e In-visibile. Altri paesaggi della pittura, organizzata ad Agerola. Nel 2004 ritorna ad esporre a Salerno, con una personale di dipinti, disegni e ceramiche al Museo Città Creativa. Stabilitosi a Milano, espone alla Galleria Mandelli di Seregno nel 2007, e vince nello stesso anno il Premio Lissone. Del 2010 è la personale Solo le ombre, a cura di Marco Alfano e Alfonso Amendola, presso la chiesa di Sant’Apollonia a Salerno. Nel 2011 è invitato alla mostra Lo Stato dell’Arte, a cura di Vittorio Sgarbi, allestita a Pontecagnano, nell’ambito del Padiglione Italia-Campania della LIV Biennale di Venezia.



Scheda tecnica della mostra

titolo: Giovanni Cavaliere. La scena è l'ignoto

curatore: Marco Alfano

sede: POLTRONA FRAU (Salerno)
Corso Garibaldi, 28 Salerno

periodo di esposizione:
inaugurazione venerdì 14 dicembre 2012, ore 19.30
dal 14 dicembre 2012 al 6 gennaio 2013

orario: tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 17.30 alle 20.30
chiuso domenica e lunedì mattina


Per informazioni:
POLTRONA FRAU SALERNO
Corso Garibaldi, 28 - Salerno
+39 089 252566

venerdì 2 marzo 2012

MOSTRA FOTOGRAFICA SULLA DONNA IN AGRICOLTURA IERI ED OGGI

Donne impresa, coldiretti ed il bellissimo bar ristorante "Km 0"
Non vi sembra un bel modo di celebrare la festa della donna?
Allora, venite a trovarci. Vi aspettiamo!

venerdì 9 dicembre 2011

Biodinamica in Vigna



Pontecagnano, 13 dicembre.

Presentazione Slow Wine 2012 con tutte le aziende salernitane


Slow Wine
Le condotte Slow Food di Salerno e Monti Picentini e l’Enoteca Provinciale di Salerno
con il patrocinio del Comune di Pontecagnano Faiano

presentano
Slow Wine 2012

con le aziende salernitaneSan Giovanni, Marisa Cuomo, Casa di Baal, Terra di Vento, Viticoltori De Conciliis, Le Vigne di Raito, Mila Vuolo, Tiziana Marino, Montevetrano, Case Bianche, Reale, San Francesco, Apicella, Monte di Grazia, San Salvatore 1988Ore 18, ex tabacchificio Centola (alle spalle del Municipio)
Interventi di
Ferdinando Cappuccio, presidente Enoteca provinciale
Patrizia Della Monica, Slow Food Monti Picentini
Luciano Pignataro, coordinatore campano Slow Wine
Ernesto Sica, sindaco di Pontecagnano

coordinati da Sergio Galzigna, Slow Food Salerno
ore 19-21 Banco di degustazione
Ingresso libero

 

lunedì 14 novembre 2011

Da rosmarinonews.it

di Antonella Petitti

Le VIGNE DI RAITO si aprono all’enoturismo
Aziende che accolgono in nome del territorio del 12/11/2011

Le VIGNE DI RAITO si aprono all’enoturismo<br> Aziende che accolgono in nome del territorio
VIETRI SUL MARE (SA). La vendemmia si è chiusa in tutta Italia, i dadi sono stati tratti ed il lavoro è in cantina. Ora è periodo di guide e di kermesse di settore, molte delle aziende italiane sono impegnate in questo. Ma seppure comincia un periodo tranquillo per i viticoltori, non si può non considerare che il “momento storico” porta molti pensieri.

Il trend dell’export fortunatamente è positivo, ma non si può dire lo stesso per quello delle vendite interne al Paese. In Italia si beve meglio, ma decisamente meno, e ancor meno da quando la crisi sta dimezzando i consumi.

Ho incontrato di recente - per una chiacchierata - una vigneron, Patrizia Malanga, che da qualche anno porta avanti la sua piccola e graziosa azienda in Costiera Amalfitana: Le Vigne di Raito.

Due ettari di vigna dove l’Aglianico ed il Piedirosso respirano a pieni polmoni la brezza marina, tanta passione e tanto lavoro, come tutti i viticoltori che non puntano alla quantità ma alla qualità.

“Il periodo non è dei migliori” – ci racconta Patrizia, “anche se l’annata è stata buona. Per la mia realtà si sta rivelando importante - ai fini della sopravvivenza – accogliere i turisti in azienda e organizzare per loro degustazioni ad hoc sia del mio vino (declinato nelle diverse annate) che di prodotti tipici”.

Le Vigne di Raito producono un solo vino rosso, scelta inusuale considerata la zona e la vicinanza al mare, ma allo stesso tempo un modo “forte” per differenziarsi.

Il Ragis in commercio adesso è il 2007 ed il 2008, mentre per il prossimo inverno è prevista l’uscita del 2009. Un vino che, anno dopo anno, continua ad essere un ottimo compagno di viaggio per molte occasioni. Un rosso versatile, ma non per questo senza carattere, anzi! Perfetto dall’antipasto all’italiana ai sughi e alle zuppe invernali succulente.

“Accanto alla vigna” – continua Patrizia – “c’è uno splendido giardino di limoni e di agrumi vari, e a maggior ragione in questo momento di crisi generale, sto lavorando alla produzione di marmellate. Così accogliendo turisti e visitatori, sarò in grado di fornire più prodotti tipici, sto vagliando anche la possibilità di inserire qualche prodotto di ceramica realizzato apposta per noi”.

Per una realtà di circa 6 mila bottiglie annue, che più difficilmente può puntare alle esportazioni, vincente è l’idea di legarsi ancor più al proprio territorio e di puntare sulla vendita diretta e a percorsi di enoturismo.

Ancora in programma il desiderio di riuscire a creare anche un B&B, e sempre viva la forza e la passione di chi ama profondamente il proprio lavoro.



Antonella Petitti









domenica 6 novembre 2011

Da: rosmarinonews, un bellissimo articolo dell' Enologo Sergio Pappalardo

I segreti del compost e la sua applicazione in viticoltura del 06/11/2011

I segreti del compost e la sua applicazione in viticoltura
Inerbimenti e compost sono l'unica strada sostenibile economicamente ed ambientalmente per l'azienda che vuol produrre qualità nel medio/lungo termine.

Il compostaggio è un processo biologico naturale, di tipo aerobico, nel corso del quale i microrganismi presenti nell’ambiente (in particolare nel suolo) decompongono i composti organici dei residui animali e vegetali, traendone energia per le loro attività metaboliche e liberando, come prodotti finali di questa serie di reazioni biochimiche, acqua (inizialmente in forma di percolato e poi di vapore acque) anidride carbonica, sali minerali e, dopo alcuni mesi di trasformazione, sostanza organica stabilizzata ricca di humus, definita compost (del latino compositum, costituito da più materiali eterogenei).

> Fasi del processo biochimico

Il processo evolve essenzialmente attraverso due fasi: la fase termofila o fase attiva e la fase di maturazione o umificazione. Durante la fase termofila o fase attiva, una flora batterica specifica attacca e demolisce le molecole organiche più facilmente degradabili (zuccheri, acidi, organici, aminoacidi, ecc.); questo comporta un notevole consumo di ossigeno da un lato e dall’altro la liberazione di anidride carbonica e di energia sotto forma di calore. In questo modo la temperatura della massa in compostaggio sale sino a valori di 50-65 °C, che persistono per tempi prolungati; ciò assicura la devitalizzazione degli agenti e dei semi delle erbe infestanti eventualmente presenti. La durata di tale fase è correlata alla tipologia dei residui trattati e alla tecnologia produttiva adottata (si va da un minimo di 1 mese sino a 2-3 mesi).

In seguito i processi metabolici diminuiscono di intensità, per effetto della presenza residua di composti a struttura complessa e a lenta decomposizione. In questa fase, accanto ai batteri, sempre molto numerosi, sono attivi altri gruppi microbici: funghi e attinomiceti, che degradano attivamente amido, cellulosa, lignina, quest’ultima soprattutto nelle fasi finali. In questa seconda fase le temperature si abbassano attorno a valori di 40-45 °C, le richieste di ossigeno diminuiscono e il materiale raggiunge gradualmente un primo livello di stabilizzazione.

L’intervento degli attinomiceti è fondamentale per l’umificazione; la loro presenza è facilmente rilevabile per la produzione di composti aromatici (come la geosmina), che conferiscono il tipico profumo di terriccio di bosco al prodotto finito. Verso la fine del processo ha luogo un’intensa colonizzazione del materiale da parte di animali di piccole dimensioni (es. collemboli e altri insetti, acari, millepiedi), che contribuiscono molto allo sminuzzamento e al mescolamento dei composti organici e minerali. Il lombrico, che appena individua materiale fresco inizia a moltiplicarsi, sparisce quasi del tutto quando ha completato il suo lavoro e il compost è maturo.

> Fattori di controllo e indici di evoluzione del processo

Per un buon compost è necessario mantenere un buon equilibrio tra le sostanze secche e quelle umide, annaffiarlo regolarmente fino ad inumidirlo, assicurare una buona aerazione ed evitare di introdurre tra gli ingredienti sostanze tossiche o inadeguate.

Tra gli indici utilizzabili per seguire l’evoluzione del processo vanno ricordati: il rapporto carbonio/azoto: C/N ottimale, all’inizio della trasformazione, compreso tra 25 e 35; successivamente progressiva diminuzione fino a valori di 15-20; il pH ottimale tra 5.5 e 8.0; da subacido il valore tende velocemente alla neutralità oppure alla sub alcalinità (7.5-7.8); umidità della massa: valori di umidità superiori al 60% ed inferiori al 40% rallentano il processo di decomposizione.

Fortunatamente l'umidità è un parametro che si può facilmente controllare visivamente: se i rifiuti da compostaggio sono troppo secchi è buona prassi annaffiarli ogni tanto o aggiungere delle sostanze umide, viceversa se sono troppo umidi si può aggiungere della sostanza secca per spezzare il tenore d'umidità; temperatura: un eccessivo innalzamento termico – sopra i 70 °C – provoca il cosiddetto suicidio microbico.

> Consigli pratici

Bisogna dare al cumulo una forma “a trapezio” durante l’estate (per assorbire gran parte delle piogge e sostituire l’acqua via via evaporata), e una forma a “triangolo“ verso l’inverno per garantire il deflusso delle piogge e non inumidire eccessivamente il cumulo in un periodo in cui l’evaporazione è scarsa.

La dimensione del cumulo dipende dalla quantità di scarti a disposizione e dall’opportunità di non stoccarli per periodi lunghi. Per trattenere almeno parte del calore prodotto dalla trasformazione microbica il cumulo deve avere un’altezza di 50/60 cm, (un’altezza eccessiva, sopra 1,3/1,5 metri, rischia di compattare il materiale sotto il suo stesso peso), allargando il cumulo se il materiale è abbondante.

Per regolare l’umidità del cumulo, oltre a miscelare i resti secchi con quelli umidi, occorre coprirlo durante le piogge eccessive ed annaffiarlo se, invece, il materiale si secca troppo. L’apporto d’ossigeno presente nell’aria, che è fondamentale per evitare cattivi odori, si ottiene con il rivoltamento e un’alta porosità del cumulo. Utilizzando un forcone è possibile disfare gli agglomerati di materiale che si fossero compattati, miscelare bene gli scarti e ridistribuire l’acqua periodicamente nella massa e gli elementi nutritivi. È consigliabile ricoprire il cumulo con materiale coibentante e in grado di preservare gli scarti dall’eccessivo inumidimento o essiccamento con teli in “tessuto non tessuto” (acquistabile in ferramenta) o con uno strato di foglie o paglia di 5-10 cm.

Infine per non rallentare o rendere inefficiente la biodegradazione della sostanza organica bisogna evitare di introdurre nel mix iniziale sostanze il cui processo di degradazione è eccessivamente lento come pezzi di legno ed aghi di conifere.

Bisogna sempre tenere presente che è buona norma aggiungere agli ingredienti circa il 20% di terra come innesco dell'attacco microbico e di mantenere sempre un buon equilibrio tra la quantità di sostanze umide e secche.

In pratica tutto ciò si ottiene facilmente formando il cumolo a strati di qualche centimetro: un po' di secco, un po' di umido, un po' di terriccio e così via! La presenza di cattivi odori è indice di fenomeni fermentativi (degradazione in assenza di ossigeno) con conseguente rilascio di ammoniaca. In genere ciò avviene per l'eccessiva quantità di sostanze umide rispetto a quelle secche unitamente ad un calo di ossigeno (massa troppo compressa e mai smossa). In questo caso quindi risulta molto efficiente smuovere energicamente la massa per ossigenare il mix e aggiungere del materiale molto secco. La degradazione troppo tardiva (quando non accompagnata da cattivi odori) è sintomo di un eccesso di sostanze secche rispetto a quelle umide ovvero di un rapporto C/N >>30!

Un compost in equilibrio si raggiunge con le seguenti percentuali di partenza: 30% di letame, 30% di residui vegetali triturati, 30% di terra sciolta, 10% di torba.

Il cumulo di compost è pronto da usare quando è trasformato per 7/8, quando, ad un’ispezione visiva, il colore risulta uniforme. Quello che era paglia, ciò che era letame, ciò che era qualsiasi cosa gli abbiamo messo dentro, non mostra più il proprio colore. Il colore generale è uniforme.

> Applicazioni in viticoltura

L’applicazione di compost su vigneto può essere condotta con diverse modalità: all’impianto di una nuova vigna, in concomitanza delle operazioni profonde principali come scasso e/o aratura profonda, applicando circa 25 t/ha di compost; in buca di piantagione, posare il compost nella buca di piantagione all’atto del trapianto; distribuire ca. 4-6 litri di compost per buca. pacciamatura, tale pratica garantisce buoni risultati in terreni argillosi che, nei periodi primaverili estivi, crepacciano facilmente e/o in vigneti giovani laddove alla barbatella devono essere garantite le condizioni ideali per la radicazione e l’affrancamento al suolo.

Applicare compost con dosi di ca. 3-4 cm per una larghezza di 60-80 cm sulla fila; con tali dosaggi si apportano 18-32 litri (10-18 kg) di compost per mq. in copertura, nell’interfila distribuire il compost in dosi di 15 t/ha.


Sergio Pappalardo



lunedì 26 settembre 2011




E’ proprio così! Il vigneto di Raito si trova a ridosso di Villa Guariglia dove nel mese di Luglio c’è un’importante kermesse di jazz e classica, ed il vino di Patrizia Malanga sembra apprezzarla molto. Non ci sono parole per descrivere questa vendanges 2011 a cui abbiamo avuto il privilegio di partecipare, e non so quale aggettivo usare per rendere al meglio la bellezza delle persone, del luogo e del loro vino. Una vendemmia carica di umanità, di bellezza e di emozioni, e siamo convinti che il vino, che ha una sua profonda anima, recepisce queste emozioni. Del resto in Toscana è arcinoto l’esperimento della vigna con la musica di Mozart in sottofondo! Il luogo è stupendo ed è superfluo ricamarci sopra, la vendemmia è prevalentemente di aglianico e per una piccola parte di piedirosso, vitigno autoctono della costiera e al quale donna Patrizia sembra essere molto legata. Il rispetto delle tradizioni innanzitutto. Da questo blend aglianico 80%, piedirosso 20% nasce la musicalità del Ragis rosso che fa la sua prima uscita nel 2007 (€ 16 circa bott prodotte 4.000) (A). Prevalenza di aglianico che rende il vino deciso e corposo, molto piacevole il finale, mentre l’annata 2008 (€ 16 circa 3500 bott) (Θ) è più aromatico ma con un corpo ancora non ben definito e che necessita di invecchiamento per poterne apprezzare appieno il valore. Stelio, il marito di Patrizia, da buon medico, dedica tutte le sue energie a questo progetto biologico al 100%, e da persona di carattere, pretende disciplina nei vari step della fase produttiva. LA lieta sorpresa al nostro arrivo di buon mattino, è l’equipe che partecipa a questa vendanges; un gruppo di tanti amici appassionati che muniti di maglietta aziendale (molto carina ndr.) si sono messi all’opera sentenziando che l’uva 2011 si presenta come la migliore mai prodotta dall’azienda. Ci fa compagnia un radiologo di Avellino, appassionato e competente ed un imprenditore trevigiano, che più terrone non si può che ci ha regalato emozioni bellissime e tanta genuina amicizia. Grazie Ruggiero!. Molto piacevole la chiacchierata che abbiamo fatto con il giovane e bravo enologo Gennaro Reale che segue con molto intelligenza e sagacia il progetto di Stelio e Patrizia. La sala di degustazione di Vigna di Raito non ha paragoni: è fantastica. Per la cantina invece si ci appoggia ad una struttura esterna, in attesa di rendersi autonomi anche su questo versante
Per chi volesse fare un salto in azienda, suggeriamo una telefonata alla splendida padrona di casa Patrizia e sicuramente vivrà una giornata indimenticabile in uno dei luoghi più suggestivi che possano esistere. E non dimenticate di comprare il vino! I sacrifici di Vigne di Raito e dello splendido staff vanno ampiamente ripagati da noi consumatori. A bientot….

mercoledì 10 agosto 2011

Il Ragis a Tramonti per Calici di Stelle 2011

 



"Calici di Stelle", il tradizionale appuntamento estivo ideato dal Movimento Turismo del Vino, celebra quest'anno il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, il prossimo 10 agosto, nelle piazze e nelle cantine dal nord al sud del Paese.

Il vino per unificare ancora una volta l'Italia, con le innumerevoli iniziative che saranno messe in campo dagli oltre 200 Comuni aderenti all'Associazione nazionale Città del Vino e dalle cantine socie del Movimento Turismo del Vino in occasione di Calici di Stelle.

Il brindisi sotto le stelle, che quest'anno si compie per il quattordicesimo anno consecutivo nella notte di San Lorenzo, si farà con i tanti vini tipici di ogni regione. Una ricchezza di nettari che rende unica la produzione enologica italiana.

Per l'occasione sarà realizzato anche un apposito Calice dell'Unità d'Italia, che oltre al tradizionale logo di Calici di Stelle avrà, dipinta sul piede, la bandiera italiana simbolo del 150°. Il calice permetterà di gustare al meglio il vino ma sarà anche un ricordo della speciale edizione di Calici di Stelle 2011.

Presso il Convento San Francesco si terrà un convegno sul tema: “Quando il vino colora il paesaggio della Montiera”. A seguire, degustazione di prodotti tipici locali abbinati ai vini della Costa di Amalfi.

lunedì 11 luglio 2011

Le Vigne di Raito
Azienda Agricola Biologica
Le Vigne di Raito
Apre i cancelli per visite guidate ai propri
vigneti di Aglianico e Piedirosso che, come
gioielli incastonati nella splendida cornice
della Costiera Amalfitana, dominano
incontrastati sulla collina di Raito, immersi in
una vegetazione tipica della macchia
mediterranea.
Su prenotazione è possibile visitare
l’azienda e degustare i vini prodotti.
Cosa:
Visita degustazione vendita diretta.
Quando:
martedì, mercoled, venerdì.
Dove:
Mare
Via San Vito, 9 Raito di Vietri sul
Orario:
dalle ore 17:00 alle 20:00
Altro:
rivolgersi a Patrizia Malanga
cell. +39
Per informazioni e prenotazioni328 8651452
info@levignediraito.com
www.levignediraito.com

giovedì 28 aprile 2011

JAZZ & WINE 5 e 6 maggio



Musica Jazz, corner degustativi di vini di qualità e arte attraverso originali gioielli: il tutto si fonde in una due giorni organizzata dallo Skywine di via Fieravecchia a Salerno. Animato da sempre da uno spirito “innovativo” e fautore di un’idea “alternativa” di movida sin dai suoi esordi, Fiorenzo Benvenuto ha ideato una doppia serata – il 5 e 6 maggio prossimi – che regalerà ai partecipanti un vero e proprio percorso tra vino, buona musica e arte.
Sotto le stelle del Jazz
Due quartetti d’eccezione animeranno le serate programmate dallo Skywine: il 5 maggio sarà in scena il “Jerry Popolo Quartet”, formato dal noto sassofonista, da Andrea Rea all’organo, Daniele Sorrentino al basso e Giampiero Virtuoso alla batteria. Il 6 maggio, invece, toccherà ad un altro quartetto di indubbia qualità, lo “Stefano Giuliano Quartet”. Al sassofonista si aggiungono Michele Di Martino al piano, Domenico Andria al basso e Pierpaolo Bisogno alle percussioni.
 Percorsi degustativi

 Buona musica e buon vino grazie ai corner degustativi a cura dell' Associazione Italiana Sommelier, con la partecipazione dell'Enoteca Provinciale di Salerno. Alla due giorni parteciperanno le aziende vitivinicole Luigi Maffini, Mila Vuolo, Casa di Baal, Alfonso Rotolo Le Vigne di Raito, Azienda agricola San Giovanni, Tenuta Mainardi, Terre di Vento e Azienda agricola Reale: per tutte le cantine - che fanno parte dell’Enoteca provinciale, presieduta da Ferdinando Cappuccio – verrà allestito un corner, con sommelier dedicato, che verrà presidiato da ciascun produttore.

Serate “preziose”
Oltre che all’udito e al gusto lo Skywine ha pensato anche alla vista. Nel corso della due giorni ci sarà spazio, infatti, anche per le opere a mano di Paola Molinari. Un’armonia sorprendente di coralli, perle, turchesi e metalli balzati a mano.

Insomma un’autentica esplosione di offerte per chi deciderà di trascorrere due piacevoli ed originali serate allo Skywine. L’appuntamento è per il 5 e 6 maggio in via Fieravecchia a Salerno.



X info e prenotazioni 3338799848