lunedì 30 luglio 2012

Bruno Gambacorta, noto giornalista televisivo, per la prima volta a Raito di Vietri sul Mare per deliziarci con il suo nuovo libro Eat Parade



Dicono di lui:


Bruno Gambacorta di Eat Parade
Miglior giornalista enogastronomico

Mariella Morosi

Gourmet, napoletano, classe 1948, Bruno Gambacorta, da moltissimi anni in Rai, ha vinto il titolo di Miglior giornalista enogastronomico del Trofeo Galvanina.
Gambacorta con Eat Parade è stato il primo a puntare l'attenzione e le telecamere sui prodotti della terra e sulla trasformazione in cucina



Vincitore edizione 2010

Motivazione


Per aver contribuito, con passione e professionalità,
a diffondere la ‘cultura alimentare’ nel nostro Paese.
Con occhio sempre attento alla storia, alle tradizioni e alle tipicità del territorio,
Bruno Gambacorta, attraverso la sua rubrica settimanale,
offre ai telespettatori utili suggerimenti in campo culinario e
propone appassionanti percorsi gastronomici.

Scheda Personale:

Bruno Gambacorta e' nato a Napoli nel 1958.  Poco prima di laurearsi in medicina nel 1983
con 110 e lode, vince una borsa di studio nelle redazioni della Rai e sceglie di provare
a fare il giornalista invece che il medico.
Si trasferisce a Milano e  si forma in  
quotidiani e mensili, prima di essere assunto alla Rai nel maggio del 1986.

Diventa giornalista professionista nel 1987.
In Rai da 24 anni, ne ha trascorsi  
nove alla redazione di Milano (occupandosi soprattutto di cultura e spettacoli) e
quindici al Tg2, dove si occupa di medicina e sanità, nonché di alimentazione
(per la rubrica settimanale Tg2 Eat Parade, da lui fondata nel 1998 e
giunta alla 580esima puntata).
Ha vinto numerosi premi giornalistici, fra i quali il CNN World Report Award nel 1996 per il Best Medical Report, il Premio Voltolino per la divulgazione scientifica e l'Oscar del vino 2002 assegnato
dalla rivista Bibenda.   

“Eat Parade”, il nuovo libro di Bruno Gambacorta

Il giornalista Bruno Gambacorta autore di Eat Parade

Si chiama “Eat Parade” ed è l’opera prima del giornalista Bruno Gambacorta.
Ha lo stesso nome della rubrica del Tg2 che conduce da tredici anni,
un vero rotocalco della cucina seguito ogni settimana da circa 2,5 milioni di
telespettatori. E ha lo stesso scopo, cioè narrare storie e tradizioni dell’Italia a tavola.
Storie che Gambacorta ha deciso di dividere in tre parti.
La prima si chiama “Saper fare” ed è un viaggio attraverso prodotti insoliti e
fuori dal comune come i fagioli di Sarconi in Basilicata, i limoni di Sorrento,
la mozzarella “perfetta”, il Culatello, le acciughe e i gamberi liguri,
il poco conosciuto tartufo molisano, l’olio pugliese, l’agnello sardo, i legumi imbri,
le Olimpiadi dei formaggi valdostani e il riso Vialone Nano Veronese Igp.
La seconda parte si intitola “Far sapere” ed è dedicata a tutti i divulgatori dell’enogastronomia di qualità e comunque alle iniziative di vario genere che fanno dell’Italia un Paese impareggiabile da un punto di vista gastronomico.
Si racconta quindi dell’adozione a distanza delle pecore (e dei pastori) abruzzesi, della calabrese Accademia del peperoncino e dell’emiliana Accademia italiana della cucina, della rinascita del Maiale nero casertano,
dei quattro musei del cibo di Parma, di un signore (Graziano Pozzetto)
che è una vera enciclopedia vivente delle tradizioni culinarie romagnole e
del ristorante marchigiano trasformato in galleria di arte contemporanea.
La terza e ultima parte, “Rinascere in cucina”, è invece dedicata alle storie di chi
ha trovato nella terra, nel vino e nel cibo uno strumento di rinascita individuale o
collettiva. Insomma questo è un libro sull’Italia di oggi in cui il cibo e il vino
sono il “taglio giornalistico” per dare uno spaccato della nostra società,
quella a volte meno conosciuta, meno glamour e meno strillata, ma di certo
non meno importante. Bruno Gambacorta ha selezionato più di settanta
ricette d’autore, per farci apprezzare al meglio i frutti della terra e l’ingegno dell’uomo
che li sa trasformare. Finalmente una traccia solida e tangibile di tutto ciò che
Bruno Gambacorta ha raccontato in quindici anni di trasmissione.
Si può leggere d’un fiato tanto appassionanti sono le storie raccolte,
ma anche consultare ogni qualvolta si senta il bisogno di soddisfare un gusto,
una sensazione, un ricordo.
Maria Lucia Panucci


  



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